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Siamo di nuovo all’equinozio.
Centinaia di milioni di equinozi sono passati prima che la vita umana aprisse gli occhi sulla Terra, e molte altre centinaia di milioni di equinozi passeranno dopo che l’umanità se ne sarà andata.
L’equinozio: il punto orbitale tra i due solstizi, il punto orbitale in cui la luce – giorno e notte – è condivisa per metà tra i due emisferi che formano questo minuscolo pianeta roccioso azzurro.
Nell’emisfero australe è iniziata la primavera, in quello settentrionale l’autunno. La danza cosmica attorno alla stella “Sole” andrà avanti ancora e ancora, fino al prossimo solstizio, ed equinozio, e solstizio, ed equinozio, in maniera completamente indipendente da noi esseri umanini.
Il pianeta Terra ci sopravviverà per centinaia di migliaia di secoli, ma le fragili condizioni che rendono possibile la vita come la conosciamo non lo faranno, e questo è responsabilità nostra.
Per quanto paradossale possa sembrare, noi – le persone ricche di denaro e povere di tempo – dobbiamo rallentare il prima possibile.
Dobbiamo iniziare ad ascoltare il resto del pianeta.
Facciamo tutti parte della vita planetaria, e il modo in cui abbiamo vissuto le nostre vite negli ultimi decenni ha drasticamente sbilanciato le condizioni necessarie affinché la vita possa prosperare con tranquillità sulla Terra.
Le notizie terrestri viste dallo spazio non sono buone per la biosfera di questo meraviglioso minuscolo pianeta blu roccioso; ma è chiaro che sulla superficie del pianeta Terra le condizioni stanno cambiando rapidamente.
È davvero necessario smettere di sovvenzionare le aziende produttrici di combustibili fossili ed iniziare a pensare intensamente e in modo intelligente a una sostituzione degli aerosol nella nostra atmosfera in modo globale, in modo da essere pronti quando il livello di CO2 nell’atmosfera inizierà finalmente a diminuire.
Siamo tutti insieme in questa situazione da ranocchia in pentola.
Condividiamo tutti lo stesso pianeta.
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